In che periodo
Agosto 2016
Lubiana
[Giorno 1 | Trasferimento Roma – Brescia ]
Giorno 2 | Trasferimento Brescia – Lubiana
Tempo: 4h | Distanza: 400 km
Possibile tappe: Grotte di Postojna (circa 1.30h di visita) | Castello di Predjama
Giorno 3 | Trasferimento Lubiana – Budapest
Tempo: 4.30h | Distanza: 460 km
Possibili tappe: Paese di Ptuj | Lago Balaton
Giorno 4 | Budapest
Giorno 5 | Budapest
Giorno 6 | Trasferimento Budapest – Praga
Tempo: 5h | Distanza: 530 km
Possibili tappe: Vienna | Bratislava
Giorno 7 | Praga
Giorno 8 | Praga
Giorno 9 | Trasferimento Praga – Austria
Tempo: 6h | Distanza: 550 km
Possibili tappe: (via Austria, per passare una dogana sola) Mauthausen | Salisburgo
Giorno 10 | Parco Nazionale Alti Tauri
Giorno 11 | Parco Nazionale Alti Tauri
Giorno 12 | Trasferimento Austria – Brescia
Tempo: 4.30h | Distanza: 350 km
Possibili tappe: Passo Stalle | Lago di Anterselva
[Giorno 13 | Trasferimento Brescia – Roma ]
Ponte della Libertà – Budapest
Nonostante il viaggio coinvolga Paesi diversi tra loro per caratteristiche, paesaggi e storia, ci sono alcuni tratti comuni e, tutto sommato, mi sento di consigliare quanto segue:
Da noi non si usa (ancora) molto, ma nell’Europa centrale sembra essere la norma: i bagni sono praticamente tutti a pagamento, sull’autostrada, nei bar, nei musei. Per cui cercate di avere sempre in tasca qualche spiccio e approfittate dei bagni liberi quando capitano, sono merce rara.
I tragitti da fare sono mediamente lunghi, ma se amate viaggiare in macchina saranno piacevoli.
L’importante è non viaggiare troppo carichi (per stare comodi, ma anche per lasciare la macchina appoggiata tranquillamente se volete fare qualche tappa), muniti di un bel po’ di musica e buttando sempre un’occhio alle pompe di benzina: sull’autostrada tra Lubiana e Budapest, ad esempio, non abbiamo incontrato distributori, quindi (come in quasi ogni viaggio in auto che si rispetti) il mio consiglio è fare benzina quando se ne ha l’occasione.
L’aspetto delle dogane era quello che ci preoccupava di più prima di partire: in un’estate in cui i Paesi dell’Europa dell’Est alzavano muri e in cui il disperato tentativo di raggiungere l’Europa sembrava essere la priorità per moltissime persona in cerca di aiuto, pensavamo di trovare file e controlli alle dogane. Niente di più falso.
Non sapevo che le dogane tra i Paesi europei (o almeno quelle che ho traversato in questo viaggio) consistono sostanzialmente in caselli dismessi, quando non addirittura in semplici cartelli che segnano la fine e l’inizio.
Quindi dal punto di vista doganale tutto estremamente semplice e tranquillo.
Più controverso invece l’aspetto delle vignette: tutti e 4 i Paesi che abbiamo attraversato non prevedevano il pagamento autostradale, ma l’acquisto di una vignetta da esporre sul parabrezza. Ogni Paese ha le proprie tariffe (per il dettaglio dei costi, lo trovate qui). In generale però la difficoltà sta nel capire dove e quando acquistarle: alcune volte si trovano già prima del confine, altre volte si supera il confine e poi per chilometri non si trova uno straccio di distributore e quindi sei convinto che ti piomberanno addosso multe. Una regola non sono riuscita a trovarla: ho solo acquistato le vignette appena ne avevo l’occasione e di multe non ne ho ricevute. Quindi quello che posso consigliarvi è di tenere gli occhi aperti in prossimità dei confini e di cercare appena avete modo un posto che le venda.
Soprattutto in Ungheria e in Repubblica Ceca, mangiare è stata veramente una piacevole sorpresa (ne parlo meglio qui). In Austria è stato decisamente più caro, e inaspettatamente anche a Lubiana (ma forse non siamo stati fortunati). In ogni caso sia a Budapest che a Praga abbiamo mangiato e bevuto molto bene, spendendo veramente poco. L’unica cosa da tenere a mente è l’orario: diverse volte mi è stato detto che la cucina chiudeva alle 23, quindi presentarsi come succede da noi alle 21 è sconsigliato. Meglio uscire per cena sul presto, per le 19.30-20.
Anche se come me vi spostate nel pieno dell’afoso agosto italiano, non pensate di trovarlo anche qui.
Sia in città, sia tra le montagne dell’Austria il clima è freschino, quando non rigido, quindi mi sento di consigliare un abbigliamento a strati. E scarpe comode: per girare le città c’è da camminare tanto che quando sarà il momento di godersi i sentieri di montagna, il rischio è di non aver voglia di muovere ancora un passo.
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